venerdì 13 gennaio 2012

S AND THE CITY


Sua Sorella Production cede il posto alla SEVENTY-ONE production per la commedia più esilarante del momento: "S AND THE CITY" alla sua diciottedima edizione. Ogni puntata è sempre uguale all'altra, tanto che basta vederne una e le avete viste  tutte. Per di più è una serie davvero economica: ha un solo protagonista, al massimo c'è di tanto in tanto una comparsa.
"S AND THE CITY" è la commedia più insultante della stagione, non perdetela!

SO TRUNZ (Stregato dalla S)



Sua Sorella production è orgogliosa di presentarvi l'ennesimo successo dal titolo europeo "SO STRUNZ", ovvero per chi non capisse "Stregato dalla S".
Trama: E' la storia romantica di una donna che tradirà la sua città perchè innamorata di un'idea che la porterà a compiere azioni insensate come spendere 200 mila euro per una S da niente di cui si è invaghita follemente. Cacciata dalla sua città partirà alla volta di New York in cerca del suo amato Maestro che le creerà la sua amata S e vivranno insieme felici e contenti. Il film termina con i protagonisti che brindano "alla famiglia".

VERTILOGO

Sua Sorella Production è fiera (è proprio il caso di dire) di presentarvi un nuovo triller che vi terrà col fiato sospeso fino alla fine: "VERTILOGO"
Trama: Al suo ennesimo capolavoro il regista, anche se bastavano e avanzavano i precedenti, si cimenta nel suo giallo e arancio più riuscito su sfondo blu: il logo di Salerno. Alle prese con il suo quarto incarico -da qui il titolo italiano "L'uomo che visse il suo quarto mandato"- il protagonista è alla ricerca di battere cassa e l'unico modo che trova è commissionare un logo al noto Max. il risultato si rivelerà un'autentica patacca che piomberà tutti in un vortice di psicosi e turbe. Il salto nel vuoto che si temeva...ma non voglio svelare il finale.

LA LETTERA PEZZOTTA

Sua Sorella Production è lieta di presentarvi la sua nuova pellicola: "LA LETTERA PEZZOTTA".

Trama: Tratta da un grande romanzo senza fine che dura da 18 anni, è la storia di un' insana passione tra i due protagonisti che li spinge a sfidare un'intera città e la sua comunità. Un marchio infamante segnerà per sempre l'incontro scellerato ma ahimè si rivelerà appezzottato perchè già esistente in tutte le salse e declinazioni, dalla squadra di calcio alla centrale del latte. Il costo da pagare sarà altissimo ed il finale da brivido!

LA RAGAZZA CON L' ORECCHINO DI PIRLA

Sua Sorella Production è lieta di presentare il nuovo film "La ragazza con l'orecchino di Pirla".
Trama: Salerno  è la perla del Mediterraneo e tutti fanno a gara per conquistarla. Il nuovo logo ad "S" è stato creato apposta per lei, più che un vezzo è un gioiello preziosissimo del valore di 200 mila euro. Ovviamente tutti vogliono metterci le mani su. Ma l'impresa è ardua! Nessuno riuscirà infatti ad appropriarsene finchè lo indosserà lei: la ragazza dall'orecchino di pirla! Si proprio lei che ha quel gran fiuto per gli affari. Non lo molla mai e si sa che le pirle vanno portate sempre addosso.
Buona visione!

A QUALCUNO PIACE CARO

Eh si, l'unica azienda che funziona a Salerno, la Centrale del latte, si mette in vendita per risanare il bilancio comunale dissestato dalle ultime spese folli, comprese luci e loghetti giocattolo. Eh si, perchè non è costato mica poco il logo, solo 200 mila euro. Evidentemente  a "Qualcuno piace caro"!

Vota BAD! Il logo peggiore della storia


domenica 8 gennaio 2012

Salerno rima d'eterno sconforto


Basta fare due passi nei quartieri di Salerno ed osservare, ascoltare. Le persone vestite alla moda di oggi -piumino lucido e jeans attillati- parlano e gesticolano come 200 anni fa. Odiamo Napoli ma sembra di camminare alle spalle di Via Toledo. Forse siamo razza speciale noi e siamo stati imbarcati da un altro pianeta. Non c'è differenza di genere tra maschile e femminile. Il gentil sesso ha, in quanto a modi bruschi ed eloquio tutti i difetti del sesso forte. Quest'ultimo del resto non è da meno ed ha attinto a quelli che sono considerati  difetti propri del così detto "sesso debole": chiacchiera e vanità. La signora dallle natiche forti non rinuncia agli hot pant attillati e mentre cammina svuota la borsa di tutto ciò che non le serve direttamente in strada, il giovanotto alla moda con cappellino ben calcato e occhiali da sole griffati ti sorpassa a destra in curva e non segnala poi la svolta. L'indicatore di direzione in città, si sa, è un optional.  Il tono della voce è sempre alto neanche ci trovassimo a parlare alla vecchia zia dura d'udito. La tovaglia con le briciole si sciorina ancora fuori al balcone per far mangiare gli uccellini e la scopa si pulisce sempre contro la ringhiera del balcone anche se si è in pieno centro, basta guardare-ma nemmeno sempre-che non stia passando nessuno sotto in quel momento. Per uno strano gioco perverso si preferisce infilare il rifiuto in una crepa del muro, tra le maglie di una rete o di una saracinesca piuttosto che in un normale cestino dei rifiuti, se c'è e se non è ricolmo. Camminiamo tra le cartacce che il nostro buon vento ci porta e tra le cacche dei cani  portate da ben altri venti. Entriamo in un bar, in un negozio e notiamo che il saluto non esiste, si procede a gesti per avere un caffè, lo chiedi-bevi- paghi,-lo scontrino quando te lo danno-esci senza che abbiano proferito una parola, un cenno, un nulla. Se stanno parlando al telefono devi attendere che abbiano finito, se stanno parlando col passante amico che si è affacciato a trovarli devi ascoltare tutto l'inciucio prima di sapere il prezzo di quel maglioncino o la taglia del giubbetto. L'abusivo è sempre lì a chiedere il suo obolo, intanto l'ausiliario del traffico o il vigile, tanto non fa differenza, passeggia col collega o la collega di turno. Chissà perchè vanno sempre in tandem, come le monache quando escono dal convento, forse per farsi compagnia e sopportare la noia di lunghi turni trascorsi a spasso per la città. Gli addetti alle pulizie o alla manutenzione del verde lavorano in team: arrivano a frotte di quattro cinque anche sei o sette alla volta. Un paio si danno da fare il resto sono lì seduti a fumare o forse in attesa del proprio turno. Hanno una curiosa scatoletta appesa alla cintola e raccolgono con la ramazza di saggina di 200 anni fa parte della sporcizia, non tutta, proprio come si farebbe a casa propria. La strada resta sudicia e mai che si sognasse un'autobotte a passare per lavarla, ci penserà la pioggia quando arriva, esondando dai tombini otturati e trascinando chissà dove tutti i rifiuti che scarichiamo per strada. ma questo è un altro capitolo...

mercoledì 4 gennaio 2012

QUANDO NASCERA' IL CRESCENT
Quando nascerà il Crescent sarà ormai troppo tardi
Sarà un ciambellone che è meglio non mangi
E i nababbi dell’Agro spenderanno milioni
per un pied-à-terre al Crescent,
al Crescent…
Sarà un casermone come il Cremilino
Tapperà la vista mare ad ogni vicino
Ed avrà un sirenone alto quaranta metri
che nebulizza le fogne… del Crescent.
E’ un’esplosione di cementoooooo che io farò tutto contentoooo
Salerno mia vecchia e cafona ti trasformo io in metropolona
Salerno che ha già votato tutta per meeee.
Voglio cemento sulla collina il bagno fatevelo pure in piscina,
farò di più: cemento sul lungomare e non se ne parla più.
E se a voi non piace, cosa ci posso fare,
ormai nessuno mi potrà più fermare,
anche il fiume alla foce voglio tappare e lottizzare.
Abbatterò ogni sequoia, ricostruirò la tua storia
Innalzerò un grande vela, luci accese mattina e sera,
le luci che tamarri vogliono e non si sa perché.
farò di te la mia creatura e degli alberi solo segatura
farò di più venderò tutte le case e ci guadagnerò suuuuuuuu
Shhhh
Quando nacerà il Crescent shhh il Crescent…

NATA IERI

Sono come Eva, nata dalla costola d'Adamo, o come Galatea, creata dal suo Pigmalione, o Pandora forgiata dallo zoppo Efesto. Ho bisogno di attingere al Mito ora per nobilitare la mia nascita recente perchè di fatto non sono figlia nè di un Dio che mi ha strappata dal nobile fianco dell'uomo, nè di un re innamorato e folle, nè della vendetta divina sulla ribellione degli uomini. Sono una disgraziata io, nata dalla derisione e dallo scherno, dalla volgarità e dall'insulto, dal maschilismo becero e dall'arroganza. Due parole nel mio nome, la stessa medesima contorta iniziale blu e gialla, quasi arancio, che sibila sulle labbra sprezzanti di chi non ammette replica, ironia, confronto, sincerità. Sua Sorella è l'offesa del guappo di cartone che risponde nel vicolo allo sfottò proveniente da un basso, il rigurgito accidioso del garzone di pizzicagnolo alla servetta querula. Sono venuta così alla luce, già donna matura fatta e finita, non in una raccolta cuna ma in pubblica piazza, davanti a milioni di persone e data subito in pasto all'opinione pubblica senza potermi coprire le nudità, non perchè non ne avvertissi la vergogna -non sono nè Eva nè Venere- ma perchè a copirmi c'era solo uno strano lenzuolo bianco, con uno strano sole blu e azzurro al centro e una lettera gialla quasi arancio che ripete beffarda le iniziali del mio nome: Sua Sorella.

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lunedì 2 gennaio 2012

Finalmente dopo anni di oblio vissuti nell'ombra di Lui sono tornata alla LUCE! benvenuto 2012